Negli ultimi anni, le aziende di tutto il mondo, incluse quelle italiane, hanno sperimentato un drammatico aumento degli attacchi informatici.
Secondo il Rapporto Clusit 2024, l’Italia ha visto un incremento del 65% negli attacchi gravi rispetto al 2022, con settori come il manifatturiero, la sanità e la pubblica amministrazione particolarmente colpiti.
In questo contesto, il concetto di cyber resilienza sta assumendo un ruolo cruciale, soprattutto perché molte organizzazioni stanno potenziando i propri piani di disaster recovery per garantire una risposta rapida agli incidenti.
Cos’è la cyber resilienza?
La cyber resilienza rappresenta la capacità di un’organizzazione di prepararsi, rispondere e riprendersi da un attacco informatico.
Non si tratta solo di prevenire l’attacco, ma di minimizzare l’impatto sul business e garantire la continuità operativa anche durante un evento critico.
Questa pratica comprende un mix di tecnologie, processi e competenze, volte a proteggere i sistemi aziendali in caso di compromissione.
Perché il disaster recovery è fondamentale?
Con l’aumento degli attacchi informatici, un disaster recovery plan (DRP) efficace è essenziale.
Il DRP definisce una serie di azioni per garantire la rapida ripresa delle operazioni aziendali dopo un attacco.
Secondo una ricerca di UNGUESS, solo il 50% delle aziende dispone di un piano documentato, ma la crescente minaccia ha portato a un’accelerazione nell’adozione di queste strategie.
I vantaggi chiave di un DRP ben progettato includono:
- Riduzione dei tempi di inattività: un buon piano di disaster recovery consente di ristabilire velocemente le operazioni, minimizzando perdite finanziarie e danni alla reputazione.
- Protezione dei dati: con la crescente adozione del cloud, un DRP che preveda backup sicuri dei dati è essenziale per evitare perdite permanenti.
- Mitigazione dei rischi legali e di compliance: organizzazioni che non proteggono adeguatamente i dati possono incorrere in gravi sanzioni legali.
Strategie per un disaster recovery efficace
- Backup regolari e sicuri: conservare copie dei dati in più location, preferibilmente offline, è una delle prime difese contro gli attacchi come il ransomware.
- Piani di ripristino dettagliati: ogni azienda dovrebbe avere un piano di ripristino che includa la priorità delle risorse critiche, ruoli e responsabilità ben definiti e tempistiche precise.
- Test periodici: un DRP non testato è inefficace. Le aziende devono effettuare simulazioni regolari per assicurarsi che il piano funzioni correttamente in caso di un vero attacco.
Prepararsi agli attacchi informatici è ormai una necessità, non un’opzione. La cyber resilienza, unita a un piano di disaster recovery ben strutturato, permette alle aziende di affrontare gli attacchi con fiducia, proteggendo i propri dati e mantenendo operativa l’attività. In un panorama in cui il cybercrime è in costante evoluzione, adottare queste strategie è un passo essenziale per minimizzare l’impatto sul business.