Molte volte i clienti mi chiedono come possono fare per sapere se la gente effettivamente visita il loro sito.
Nel decennio scorso andavano di moda i contatori delle visite, che però davano poche informazioni ed erano facilmente truccabili. Col tempo sono nati prodotti appositi, chiamati software di web analytics. Potete trovarne una lista qui. Questi strumenti permettono di scoprire molte informazioni sui visitatori e la loro esperienza sui nostri siti.
Google Analytics: cos’è e come utilizzarlo
In questo articolo in particolare parlerò di Google Analytics, uno degli strumenti più utilizzati per tracciare e monitorare il traffico sul proprio sito web. Per prima cosa, iniziamo dicendo che è un servizio gratuito (ma esiste anche una versione premium a pagamento) che Google mette a disposizione nella sua gamma di strumenti. Facendo parte della suite di Google, si può utilizzare un account già esistente che utilizziamo per i loro servizi (Android, Google+, Youtube ecc) per registrarsi al servizio. La configurazione è piuttosto semplice ed intuitiva.
Bisogna innanzitutto creare un profilo per ogni sito che vogliamo monitorare e inserire le seguenti informazioni, prese dalle istruzioni di Google stessa:
- Nome account: scegli il nome dell’account.
- Nome sito web: scegli il nome del sito che desideri monitorare.
- URL del sito web: inserisci l’URL del sito che stai monitorando.
- Se hai mappato il sito Google su un altro indirizzo web, ad esempio www.example.com, immetti questo indirizzo.
- Se non hai mappato il sito su un altro indirizzo web, devi immettere l’indirizzo completo del sito, ad esempio sites.google.com/site/example.
- La categoria del settore del sito web e il fuso orario per la creazione dei rapporti.
Una volta completata la registrazione al sito, vi verrà fornito un codice ID Monitoraggio che vi servirà nel caso utilizziate altri prodotti/script/cms per gestire il vostro sito. Altrimenti, vi viene fornito anche il codice in javascript da inserire su ognoi pagina che si desidera monitorare.
Non sto ad illustrare le varie funzionalità che ci vengono messe a disposizione perchè sono davvero tante e perchè esistono già tante guide al riguardo: penso che l’unico modo per capirle sia provare a usarle, come d’altro canto si affronta spesso il web. Per quelli che cercano una guida, vi lascio il link alla pagina ufficiale di supporto di Google Analytics.
C’è una cosa, però, da precisare su Google Analytics.
Non è tutto oro quel che luccica.
Potreste trovare delle “inspiegabili” visite da Cina, Russia o altre nazioni poche verosimili. Queste visite sono per lo più falsi positivi. Possono essere spider o bot che controllano migliaia di siti al giorno, piuttosto che indicizzatori di siti o persone che cercano vulnerabilità per, facciamo caso, tutti i siti che hanno la vostra stessa versione di PHP o cose simili. Questo non vi deve allertare (a meno di non ricevere migliaia di visite sospette al giorno, allora sì, è il caso di allarmarsi), perché capita a tutti i siti. Considerate più il delta, ossia la variazione di utenti in seguito all’aggiunta di un contenuto piuttosto che quale pagina/contenuto è più visitato.
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