- L’alternativa a Google
- Ciao, sono DuckDuckGo! Piacere di (NON) conoscerti
- DuckDuckGo e la SEO
- Conclusioni: è possibile un futuro senza Google?
L’alternativa a Google?
Quali sono le ultime ricerche che hai fatto online?
Probabilmente qualcosa di abbastanza banale e comune. Esattamente come le ultime ricerche che ho fatto io.
Nel mio caso però qualcosa di sconvolgente c’è: non ho utilizzato Google, ma DuckDuckGo (DDG per gli amici).
Dall’anno della sua fondazione nel 1998, Google è cresciuto talmente tanto che oggi è difficile immaginare che possa esistere un altro motore di ricerca, in particolare facendo riferimento ai mercati occidentali (in Russia e Cina la situazione è molto diversa).
Probabilmente hai trovato questo articolo grazie a Google.
Eppure esistono delle (valide) alternative, come DuckDuckGo.
È vero: siamo ancora moooolto lontani dai numeri di Big G ma il simpatico papero rispettoso della privacy sta crescendo velocemente, con una media del 50% ogni anno.
Dal suo inizio nel 2008 ad oggi, DuckDuckGo è passato da 79.839 ricerche medie giornaliere a una ricerca giornaliera media di 33.964.034 nei primi 20 giorni del 2019.
Ciao, sono DuckDuckGo!
Piacere di (NON) conoscerti
DuckDuckGo è nato nel 2007 da un’idea di un piccolo imprenditore, Gabriel Weinberg.
Il nome deriva da uno scherzo su un gioco fatto dai bambini dell’asilo nei Paesi anglosassoni, “Duck Duck Goose”.
Con sede in Pennsylvania negli Stati Uniti, DuckDuckGo è un motore di ricerca che utilizza le informazioni di crowdsourcing provenienti da centinaia di altri siti, tra cui Wolfram Alpha, Wikipedia and Bing (il suo web crawler), con lo scopo di aumentare i risultati tradizionali e di migliorare la pertinenza della ricerca.
Cosa differenzia DuckDuckGo da Google?
Quello che lo differenza dagli altri motori di ricerca e soprattutto da Google è che DDG non memorizza gli indirizzi iP e le informazioni degli utenti.
L’idea di Weinberg era quella di costruire un motore di ricerca rispettoso della privacy, capace di filtrare risultati provenienti anche da altri motori di ricerca ma senza passare loro le informazioni sugli utenti.
Come dichiara proprio DDG sulla homepage, se ti scoccia essere spiato, loro possono aiutarti. E non ti spiano. MAI.
La svolta per DDG è arrivata nel 2014, quando Apple lo ha inserito fra le sue opzioni per la ricerca.
Quando poi la Commissione Europea ha vietato di impostare in automatico Google Search sui dispositivi Android (con relativa sanzione da 4,34 miliardi di dollari), DuckDuckGo è diventato uno dei motori predefiniti da scegliere sui quei dispositivi.
DuckDuckGo e la SEO
Nell’ultimo anno, è aumentato notevolmente l’utilizzo di DuckDuckGo come motore di ricerca anche in Italia.
Per chi si occupa di web marketing e SEO è importante tenere occhi e orecchie bene aperti anche su queste novità e non cadere nell’errore di ignorare questi dati.
Certo, Google rimane fondamentale per qualsiasi strategia di posizionamento e ottimizzazione, ma se ti focalizzi solo su quello che vuole Google, rischi di perdere una buona parte di mercato che utilizza gli altri motori di ricerca, come Bing o DDG, appunto.
Non dimenticare che la privacy e la sicurezza dei dati sono temi che stanno sempre più a cuore agli utenti.
In generale, le best practices SEO che valgono per gli altri motori di ricerca, ti saranno utili anche per DuckDuckGo: contenuti originali e di qualità, sito web user-friendly e responsive, link building strutturata e fonti attendibili faranno sempre la differenza. DuckDuckGo premia particolarmente i seguenti punti:
- User Experience
Un sito web ben costruito e facile da usare, ricco di contenuti, link e backlink di qualità sarà considerato un sito più affidabile. - Backlink di alta qualità
L’inserimento di backlink di alta qualità nei tuoi contenuti e nella creazione di link, in particolare da siti con un alto ranking di dominio, aiuterà il sito web. - Keywords
Scegliere le parole chiave con cura e con senso - Posizione
Dato che DDG non traccia gli utenti, è essenziale rendere chiaro il luogo per le ricerche basate sulla posizione.
Se a questo aggiungiamo il fatto che DDG si appoggia a Bing Ads come sistema di advertising, possiamo pensare di attuare strategie integrate, andando così a colpire un pubblico maggiore, soprattutto in determinati settori.
Infine, per chi si occupa per esempio di copywriting e content strategy, DDG è utile perchè permette di avere risultati non filtrati e imparziali.
Il fatto che Google mostri continuamente risultati in base alla posizione e alla cronologia delle ricerche non sempre è un vantaggio.
DuckDuckGo ora usa le mappe di Apple
DuckDuckGo ha di recente stretto un accordo con Apple per usare le sue mappe per trovare punti di interesse e dare direzioni per la guida o a piedi.
Oggi Google Maps ha il monopolio sulle ricerche e sulle visualizzazioni sulle mappe, ma negli ultimi tempi Apple sta lavorando duramente per combattere lo strapotere di Google sul mondo Local, sempre più al centro delle ricerche degli utenti.
Ufficialmente, la scelta è stata dettata da una identità di vedute: DuckDuckGo che Apple affermano che al centro dei loro interessi c’è il rispetto della privacy degli utenti.
Conclusioni: è possibile un futuro senza Google?
Se ti fermi un attimo a pensare, la maggior parte delle ricerche che effettui online sono… semplici da trovare.
Hai davvero bisogno che l’algoritmo-che-tutto-vede-e-tutto-sa di Google ti assista? Probabilmente no.
Proprio Big G, nel suo round-up annuale dedicato alle query più cercate nel 2019, mostra una lista di eventi e nomi: India vs South Africa, Cameron Boyce, Copa America, iPhone 11, Game of Thrones, Avengers: Endgame, Joker.
In effetti, non ho bisogno dei trackers invadi-privacy di Google per scoprire quando proiettano l’ultimo film degli Avengers nel mio cinema preferito.
Se ci fai caso, la maggior parte dei primi risultati di ricerca su Google rimandano a un servizio della famiglia Google (YouTube, Google Shopping, Play Store, ecc.).
Quando fai una ricerca su DDG nella maggior parte delle volte avrai una lista di link o un semplice snippet con esattamente l’informazione che stavi cercando. E questo è tutto.
È una dura battaglia quella contro il colosso Google ma con una crescita del 50% ogni anno e le persone che diventano sempre più consapevoli della privacy dei loro dati, il futuro di DuckDuckGo potrebbe presto cambiare.
Prova a fare la stessa ricerca su Google e su DuckDuckGo. Che risultati ottieni?