Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità è uscito dai confini del mondo fisico per abbracciare anche il digitale. Ogni sito web, ogni interfaccia e ogni componente che progettiamo ha un impatto ambientale misurabile: i dati trasmessi, le immagini caricate, le animazioni e persino le scelte cromatiche influenzano il consumo energetico.
Parlare di design sostenibile significa quindi ripensare il modo in cui progettiamo prodotti digitali per renderli più leggeri, efficienti e accessibili, senza rinunciare alla qualità estetica e all’esperienza utente. Nel contesto di questa transizione verso un web più consapevole, Figma si sta rivelando uno strumento prezioso. La sua architettura cloud-based, la collaborazione in tempo reale e la gestione modulare dei componenti favoriscono processi di lavoro più snelli, riducendo duplicazioni e versioni locali. Ma Figma non è solo uno strumento efficiente dal punto di vista produttivo: usato con attenzione, può diventare una vera e propria piattaforma per progettare in modo più sostenibile, sia in termini di risorse digitali che di esperienze utente.
Figma e la sostenibilità digitale: un approccio consapevole al design
Un progetto digitale sostenibile parte da una domanda semplice: quanto pesa il mio design sul web?
Ogni elemento grafico contribuisce al consumo energetico e quindi all’impatto ambientale del sito. In quest’ottica, Figma offre un terreno ideale per progettare in modo più efficiente: la struttura cloud riduce duplicazioni, e l’uso di componenti riutilizzabili evita sprechi di risorse e tempo.
Progettare in modo sostenibile in Figma significa puntare su semplicità, leggibilità e coerenza visiva. Meno layer, meno effetti superflui e un design system ben organizzato rendono il file più leggero e facile da mantenere.
Anche l’ottimizzazione delle immagini gioca un ruolo cruciale: usare asset compressi, formati vettoriali e dimensioni calibrate migliora sia le performance che l’esperienza utente. Per chi vuole spingersi oltre, Figma mette a disposizione plugin pensati proprio per rendere i progetti più “green” e puliti:
– Image Optimizer riduce il peso delle immagini direttamente nel file;
– TinyImage Compressor permette di esportarle in formati ottimizzati per il web come WebP;
– Design Lint, invece, analizza i file e segnala incoerenze o elementi inutili, aiutando a mantenere un design system ordinato ed efficiente.
Sono strumenti semplici, ma rappresentano una vera e propria cassetta degli attrezzi per chi vuole ridurre sprechi e migliorare la qualità dei propri progetti digitali.

Dal concept all’impatto: progettare pensando alla sostenibilità
La sostenibilità nel design non si limita alla riduzione del peso o alla pulizia dei file: è un mindset che coinvolge tutto il processo creativo. Significa pensare in modo sistemico, tenendo conto non solo del risultato estetico, ma anche della durata nel tempo, della scalabilità e della manutenibilità del progetto.
Un design sostenibile è un design che può evolvere senza essere ricostruito da zero, che si adatta a nuove esigenze senza sprechi di tempo e risorse. In Figma questo approccio si traduce nella creazione di design system modulari: componenti ben organizzati e varianti strutturate consentono di aggiornare un’interfaccia con pochi interventi, evitando la duplicazione di lavoro e riducendo il rischio di errori. Inoltre, la collaborazione in tempo reale e i commenti contestuali ottimizzano le revisioni, limitando la creazione di versioni ridondanti e migliorando l’efficienza complessiva del flusso di lavoro.
Verso un web più leggero e responsabile
Progettare in modo sostenibile significa anche interrogarsi sulle performance del sito finale. Ogni elemento disegnato in Figma troverà la sua traduzione nel codice, e un design ottimizzato favorirà uno sviluppo più pulito e performante.
Un’interfaccia ben strutturata in Figma tende a generare un codice più efficiente, con meno div, meno immagini e meno richieste al server. Questo, a sua volta, riduce il consumo energetico e migliora la velocità di caricamento, con benefici sia per l’ambiente che per la SEO.
Oggi esistono anche strumenti per misurare l’impatto ambientale di un sito web, come Website Carbon Calculator, che stima quanta CO₂ viene emessa per ogni pagina visualizzata. Collegare i risultati di questi strumenti alle scelte fatte in Figma aiuta a rendere tangibile la connessione tra design e impatto digitale, promuovendo una cultura progettuale più consapevole.

Conclusioni
La sostenibilità non è solo una tendenza, ma una responsabilità. Spesso pensiamo al design come a un esercizio estetico, ma ogni scelta visiva ha un costo, anche quando non lo vediamo.
Progettare in Figma in modo sostenibile significa mettere in equilibrio creatività, efficienza e impatto. Non si tratta di sacrificare la qualità visiva, ma di scegliere soluzioni più intelligenti, pensate per durare e per adattarsi. Un design sostenibile è un design che resiste al tempo, perché nasce da logiche solide, non da mode passeggere.
In un mondo digitale in continua espansione, credo che il nostro ruolo sia proprio questo: rendere il design più leggero, più accessibile e più consapevole.