È passato così tanto tempo da quando ci ritrovavamo le caselle di posta intasate dalle newsletter che si ha quasi la sensazione di essere tornati indietro negli anni.
Morra Aarons-Mele, fondatrice di Woman Online e di The Mission List scrive: “È il problema della scoperta in un’epoca di abbondanza, molti di noi non vogliono più contenuti, ma meno. E migliori.”.
Per questo, a causa della sovrabbondanza di informazioni che internet fornisce, avere nella propria casella di posta qualcosa come le newsletter, finito e riconoscibile, può portare ordine nel caos del web.
Perché usare le Newsletter? La risposta è semplice: sono poco dispersive e molto efficaci.
Perché se scrivi qualcosa su un social network è probabile che il messaggio si perda nei meandri del web, mentre se invii un’email a chi ti ha chiesto di scrivergli allora è probabile che il messaggio arrivi al destinatario.
Un esempio? The Skimm è una newsletter creata nel 2012: in tre anni sono riuscite a raccogliere un capitale da 6,25 milioni di dollari, dare lavoro a quindici dipendenti, creare una community di lettori entusiasti e ad avere tra le iscritte Hillary Clinton, Michelle Obama e Oprah Winfrey.
Come hanno fatto? La newsletter che arriva ogni giorno è scritta in tono diretto e colloquiale e si rivolge a un pubblico ben preciso.
Un buon metodo per essere influente è proprio guidare i lettori attraverso il caos di troppi contenuti.
Un popolare servizio di newsletter è Tinyletter, piattaforma di proprietà di Mailchimp. E’ semplice ed intuitivo, ma cosa più importante: è gratis (a differenza di altri servizi simili).
Il numero medio di iscritti di una Tinyletter è di 265. Pochi? Guadagnare iscritti non è semplice come guadagnare follower, però si ha il vantaggio di conquistare lettori fedeli e spesso appassionati.
Cosa aspetti? Crea anche tu la tua newsletter!
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