La grande sfida sullo sviluppo di tool di intelligenza artificiale entra nel vivo.
Dopo il lancio di ChatGpt, il chatbot in grado di simulare in modo realistico una conversazione umana, è ora la volta di Google Bard, il software di Google che punta ad essere uno dei protagonisti del mondo AI.
Che cos’è Google Bard?
Che cosa è in grado di fare?
È meglio ChatGPT o Google Bard?
Continua a leggere l’articolo per trovare le risposte a tutte queste domande.
Che cos’è Google Bard?
Google Bard è un software di intelligenza artificiale generativa, creato da Google.
Si tratta, a tutti gli effetti, di un chatbot in grado di sostenere una conversazione con un essere umano.
L’idea alla base di questo progetto è quella di integrare Google Bard all’interno dei risultati di ricerca Google.
Infatti, questo software è in grado di interagire con un essere umano, sfruttando l’incredibile mole di informazioni contenuta all’interno dei database di Google.
Al momento Google Bard – che prende il nome dal bardo poeta e cantastorie del medioevo – non è disponibile al pubblico.
Ne è stata rilasciata una versione di prova che è stata affidata ad un gruppetto di tester fidati per delle valutazioni.
I rumors dicono che nel giro di poche settimane Google Bard sarà reso disponibile a tutti.
Nel frattempo, ha fatto notizia il suo primo errore, che ha causato imbarazzo e, soprattutto, ha provocato ad Alphabet (la società che controlla Google) una perdita in borsa del 7%.
Quello che è successo ha dell’incredibile se pensiamo che si tratta di Google.
Google Bard ha, infatti, offerto una risposta errata ad un quesito apparentemente innocuo: “Quali nuove scoperte del telescopio James Webb posso raccontare a mio figlio di nove anni?“.
La risposta, riportata da Google in un video promozionale, non è passata inosservata ad astronomi e appassionati che, su Twitter, hanno fatto notare l’errore.
Ecco il video promozionale, rilasciato da Google, che contiene l’errore sul James Webb Space Telescope (JWST), il più grande e potente telescopio spaziale.
Bard is an experimental conversational AI service, powered by LaMDA. Built using our large language models and drawing on information from the web, it’s a launchpad for curiosity and can help simplify complex topics → https://t.co/fSp531xKy3 pic.twitter.com/JecHXVmt8l
— Google (@Google) February 6, 2023
È meglio ChatGPT o Google Bard?
Al di là dell’errore fatto da Google Bard – che ha sicuramente dell’incredibile, visto che stiamo parlando di Google – abbiamo deciso di avventurarci in una valutazione che, chiaramente, si basa ancora su dati molto limitati: è meglio ChatGPT o Google Bard?
Tecnicamente sia ChatGPT che Google Bard sono entrambi chatbot di intelligenza artificiale.
Tuttavia, proprio sull’aspetto tecnico, emerge la prima differenza importante tra ChatGPT e Google Bard: la tecnologia di conversazione.
Mentre ChatGPT si basa sul modello linguistico avanzato GPT-3.5 (Generative Pretrained Transformer 3.5), aggiornato sino al 2021 e dunque “fermo”, Google Bard si affida al modello LaMDA (Language Model for Dialogue Application).
LaMDA è un modello che combina l’ampiezza del sapere di Google con un software intelligente, creativo e costantemente aggiornato.
In questo modo Google Bard riesce ad essere molto di più di un chatbot: diventa uno stimolo alla creatività, fornendo supporto per lo studio e per la ricerca.
Inoltre, secondo quanto affermato dai vertici della società di Mountain View, il software sarà in grado di fare un ulteriore passo in avanti: qualora un quesito non abbia una risposta univoca (per esempio “È più facile imparare il pianoforte o la chitarra?“), Google Bard offrirà una sintesi delle opinioni divergenti sul tema.
Quindi, è meglio ChatGPT o Google Bard?
Se, quanto detto sinora, parrebbe far pendere l’ago della bilancia verso Bard, va detto che al momento il software di Google non è ancora attivo e non ha risolto i problemi di cui abbiamo parlato sopra (errori nelle risposte).
Inoltre, come ChatGPT, anche Google Bard, al momento, non è in grado di comprendere approfonditamente ciò che afferma e dunque potrebbe fornire risposte “scorrette” per esempio dal punto di vista etico.
Sia nel caso di ChatGPT che di Google Bard stiamo parlando di intelligenze artificiali imperfette in costante aggiornamento.
Seguiremo sicuramente la sfida in atto e torneremo a parlarne in altri articoli.